LA MEDIAZIONE IN CONDOMINIO

Relazione dell' Avv. Annalisa Atti

LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA NELLE CONTROVERSIE IN MATERIA DI CONDOMINIO

La mediazione nel quadro della discipline vigente.

Presentazione dellODM dellOrdine degli Avvocati di Bologna 20 gennaio 2012 Fondazione Forense Bolognese e Centro Studi ANACI Regione Emilia Romagna La mediazione finalizzata alla Conciliazione

Questa, in sintesi, la principale caratterstica della procedure di mediazione:

- la parti sono coinvolte direttamente nella negoziazione dell'accordo: esse decidono se e come iniziarla, se e come portarla avanti, se e come, eventualmente, concluderla

- il mediatore, in quanto terzo neutrale, possiede una visione esterna e oggettiva del conflitto, proprio per questo puo' aiutare le parti nella ricerca di alternative insospettate (non giudica, non deve esser convinto di un torto o di una ragione) ,

-la procedura é rapida e meno costosa non solo rispetto al giudizio, ma anche all'arbitrato, si conclude quasi sempre in tempi inferiori a quelli necessari a presentare l'atto di citazione che instaura un giudizio ; - i mediatori sono professionisti dotati di formazione specifica e di competenza tecnica: il mediatore é un 'terzo istruito' che non solo sa come mediare, ma anche cosa si sta mediando ,

- é la procedura che maggiormente tutela la conservazione dei rapporti tra le parti mentre a seguito di un giudizio assai difficilmente le parti riusciranno a recuperate gli eventuali rapporti preesistenti, la mediazione - anche fallita - non peggiora la qualita' delle relazioni interpersonali, svolgendo cosi' una funzione general-preventiva della litigiosita' sociale,

- é aperta a soluzioni creative che rispecchino i reali interessi delle parti. A differenza del giudizio e anche dell'arbitrato, la mediazione puo' permettersi il lusso di essere 'creativa': i migliori accordi sono quelli dal cui contenuto puo' risalire immediatamente all'oggetto del contendere -

-le informazioni assunte nel corso della rnediazione sono riservate e non possono venire utilizzate nell'ambito di altre procedure, formali o inforrnali. La procedure di rnediazione e' una black box, un evento totalrnente fuori da ogni resoconto (Salvo diverse accordi preventive delle parti) , sulla riservatezza il mediatore vigila per obbligo professionale. La mediazione finalizzata alla conciliazione Due modelli possibili, entrambi presenti: ricerca dell'accordo amichevole/formulazione di una proposta Il mediatore non puo' adottare decisioni vincolanti per i destinatari. Anche in caso di proposta, ella resta sempre rifiutabile

- Tre tipi: volontaria, obbligatoria condizione di procedibilita', delegate dal Giudice Tempi rapidi di trattazione (Quattro mesi di durata massima, 15 giorni per il primo incontro) -

-Organismi iscritti in apposito Registro, sottoposti alla vigilanza del Ministero della Giustizia La mediazione finalizzata alla conciliazione La pratica La scelta dell'obbligatorieta' in certe materie; legittimita o meno, opportunita' o meno (costii, tempi, sensatezza) La mediazione delegata (art. 5, comma 2, d. leg. 28/2010 e scon. mod., nuovo comma 6 - bis) La mediazione in pratica, secondo la normativa italiana: art. 8, comma 3; art. 11, comma 1 e 2; art. 14, comma 2, left. c (d. leg. 28 del 2010) (criteri di operativita' del mediatore) art. 9 e 10 (d. leg. 28 del 2010) (riservatezza e confidenzialita'; ma proposta) art. 12; art. 17, comma 2 e 3; art. 20 (d. leg. 28 del 2010) (incentiva) art. 8, comma 5; art. 13 (d. leg. 28 del 2010) (sanzioni) art. 7, comma 2; art. 16, comma 4 (d. m. 180 del 18/10/2010 e such. mod.) (regolamenti di procedure e indennita')

 

Fonte Documentazione ANACI